Il re d’Inghilterra, i banchieri astigiani
e i gioielli della corona
Nel 1337 l’esercito del re Edoardo III d’Inghilterra attraversò la Manica e sbarcò in Francia, dando il via a quella che sarebbe passata alla storia come “guerra dei cent’anni”. Le costose operazioni militari costrinsero fin da subito il sovrano inglese a mutuare somme sempre più ingenti: tra i suoi finanziatori era presente la “Società dei Leopardi”, interamente costituita da banchieri astigiani. I suoi 24 soci appartenevano alle casate Roero, Turco, Garetti, Bertaldi, Catena, Ponte, Cavazzoni, Deati, Della Rocca, Di Calosso, Di Montemagno e Di Casasco. Molto discreta e riservata, la lega dei finanziatori reali di origine astigiana, – che non a caso aveva assunto come simbolo e come denominazione i leopardi della bandiera inglese – si muoveva soprattutto tramite alcuni rappresentanti, primi fra tutti Matteo Cavazzoni e Giacomo Di Montemagno. Si stima che il volume del credito erogato a Edoardo III arrivasse a quattrocentomila fiorini, un importo che pose la Società dei Leopardi in prima fila tra i finanziatori della corona e dell’economia inglese. Società che seppe gestire tale credito con oculatezza. Ad esempio la riscossione degli interessi, anziché in denaro, avvenne spesso mediante smisurati quantitativi delle pregiate lane grezze inglesi, che i “Leopardi” immettevano poi sul mercato fiammingo. Nel 1338 l’attività della lega finanziaria astigiana conobbe il momento di maggior prestigio: a garanzia di un ennesimo prestito, il re Edoardo e la regina Filippa d’Hainault impegnarono i gioielli della corona, che furono presi in custodia da Gabriele di Montemagno.
La Chiesa
Il Borgo si trova nella zona nord di Asti ed è caratterizzato da ampie aree destinate a verde pubblico. La chiesa, costruita nel 1962, è dedicata a Don Bosco, figura di educatore e sacerdote di origine astigiana. Originariamente il Borgo Don Bosco ha partecipato al Palio in abbinata con l’attiguo Borgo Viatosto aggiudicandosi il Drappo negli anni 1967, 1971 e 1980. Dopo la separazione da Viatosto, ha ancora vinto nel 1996.
Il Rettore
Marco Scassa guarda al Palio ormai dietro l’angolo con la certezza di poter giocare al meglio le proprie carte e con l’auspicio di tornare ad esultare dopo un’astinenza che dura dal 1996 (Maurizio Farnetani, detto Bucefalo, su Blue Baker). Sarà il confermato Gianluca Fais, detto Vittorio, il fantino scelto dalla dirigenza gialloblu.