Il trovatore Rambaldo da Vaqueiras
narra il salvataggio
di Giacomina da Ventimiglia
Il Comune di Montechiaro rievoca la figura del grande trovatore provenzale Rambaldo da Vaqueiras, cavaliere e compagno fedelissimo di Bonifacio I, Marchese di Monferrato.
Nell’Epistola Epica, in cui Rambaldo da Vaqueiras narra tutte le gesta compiute con il Marchese, ricorda l’impresa cavalleresca portata a termine per liberare la Gran Dama Giacomina da Ventimiglia. Mortole il padre Guido Guerra e, intorno al 1185, anche il fratello Corrado, Giacomina restò unica erede dei beni di famiglia. Lo zio, il conte Ottone, fratello di Guido, intendeva darla in sposa ad un nobile di Sardegna per appropriarsi di tale patrimonio, ma la Gran Dama, non consenziente, si rivolse per aiuto a Bonifacio I, suo parente.
Giacomina, imprigionata e sorvegliata da una scorta armata, stava per essere imbarcata sulla nave che l’avrebbe condotta al potentato di Sardegna, ma con un rocambolesco salvataggio Bonifacio e i suoi fidi cavalieri, tra cui Rambaldo, riuscirono a trarla in salvo.
Secondo la leggenda tramandata di corte in corte dai menestrelli dopo un’avventurosa fuga verso il Monferrato, tra inseguimenti e insidie, il Marchese offrì a Giacomina un rifugio lontano dalla sua corte, per proteggerla da eventuali nuovi intrighi orditi dal perfido zio Ottone: la scelta cadde sul castello di Mairano, ove la dama soggiornò per qualche tempo. Gli homines di Mairano, unitamente agli abitanti di Pisenzana, Maresco e Cortanze si sarebbero in seguito uniti per costituire la villa nova di Montechiaro, diventando cittadini astesi.
La Chiesa
Il Comune di Montechiaro, situato a 15 chilometri da Asti in posizione collinare, conserva un pregevole centro storico medievale, con resti di fortificazioni. Poco fuori dall’abitato, sulla strada che porta in Regione Reale, si erge, su di un poggio, la Chiesa di San Nazario, gemma del romanico, risalente, probabilmente, al XII secolo. Il Comune di Montechiaro ha vinto il suo unico Palio nell’anno 1981.
Il Rettore
Nuovo il Rettore, Roberto Fava, con una consolidata esperienza nel mondo dei cavalli. Il Comune montechiarese ottenne l’unica vittoria nel 1981 con il fantino Renato Magari su Albert Todt (Capriccio). Piazza d’onore nel 1996 e terzo posto nel 1998, si presenterà al Palio con un fantino alla sua seconda esperienza in piazza Alfieri: Carlo Sanna, detto Brigante.