Tra i divertimenti delle famiglie
medioevali Astesi: la danza
Tra il 1300 ed il 1400 erano numerose le famiglie aristocratiche – tra queste Asinari, Solari, Guttuari, Isnardi, Roero – che risiedevano nella città di Asti. Gli uomini erano dediti al commercio e soprattutto al prestito su pegno. Le donne si dedicavano ad attività dentro le mura domestiche. Il tempo libero era dedicato a vari passatempi, tra i quali la danza. Pur mancando documentazione specificamente astigiana, si sono conservati documenti trecenteschi in cui sono descritti i passi e in taluni casi le musiche di danze quali saltarello, trotto, carola, farandola, manfredina ed estampida. Il Borgo San Marzanotto intende rievocare le due danze più antiche di cui si è giunta notizia ai giorni nostri, la manfredina e la farandola. La manfredina è un ballo di coppia contraddistinta dalle figure della riverenza, della ripresa, del dondolio, del passo semplice e del passo doppio. E’ una danza dall’incedere lento e solenne, che nasce nel 1300 come una passeggiata. La farandola invece è una danza più vivace, di gruppo, nella quale i partecipanti si tengono tutti per mano e danzando compongono varie figure legate ai riti agrari quali la chiocciola ed il serpente. A questo ballo è riconosciuto anche un significato rituale: è detta anche “danza del labirinto”, perché il labirinto ha sempre un’uscita, e “danza della morte e della rinascita”, perché tutti i partecipanti devono percorrere lo stesso cammino abbandonandosi alla volontà di chi conduce la danza. La danza vuole simboleggiare un viaggio collettivo attraverso l’esistenza della vita verso la sua misteriosa conclusione.
La Chiesa
San Marzanotto, Borgo arroccato sulle colline a sud della città al di là del Tanaro, è l’antico “Sanctum Marcianum de Rocha Sclavina”. Fuori dall’odieno abitato, su una collina che si affaccia sulla valle del Tanaro, sorge, a testimonianza dell’epoca medievale, il castello di Belangero, antico feudo della nobile famiglia Asinari. San Marzanotto non ha ancora al suo attivo alcuna vittoria.
Il Rettore
Insegue la vittoria dal 1991, anno della prima presenza in piazza Alfieri. Secondo anno alla guida del Comitato per Marisa Cerato, che, dopo lo sfortunato debutto 2015, punta al riscatto affidandosi nuovamente al fantino Alessandro Chiti, detto Voragine, alla sua quinta esperienza consecutiva con i blu e oro.