IN GEOMETRIAM – Il linguaggio universale
attraverso i simboli
Al di la delle lingue, delle etnie, delle culture, esiste un linguaggio trasversale le cui tracce si ritrovano in luoghi e periodi storici diversi e lontani tra loro: il linguaggio dei simboli. La cultura medievale è senza dubbio quella che maggiormente ha reso visibile nelle sue manifestazioni la dimensione simbolica che la permeava. In geometria il cerchio si identifica in tutto ciò che è celeste: il cielo, l’anima, l’illimitato; ma anche il punto è uno dei simboli fondamentali, poiché indica il principio. Anche il triangolo, il quadrato e la croce sono tra le figure più frequenti ed universalmente usate nel linguaggio dei simboli. L’associazione del cerchio con il quadrato, che simbolicamente si riferisce alla coppia cielo-terra, corrisponde alla pienezza; il quadrato inscritto nel cerchio può anche rappresentare la natura umana posta in seno alla natura divina, ovvero l’incarnazione. Triangolo, quadrato e cerchio sovrapposti possono diventare moduli costruttivi da cui ricavare tutte le forme animate e inanimate come la Vesica Piscis o Mandorla, i Fiori della Vita e le Triplici Cinte che ancora oggi sono visibili presso il complesso del Battistero di San Pietro in Consavia. Tra i solidi il tetraedro è simbolo dell’immortalità mentre la forma cubica rappresenta la terra o il corpo con i suoi quattro elementi. Tra le forme architettoniche segnate da un forte simbolismo va ricordata la pianta ottagonale che ritroviamo nel Battistero di San Pietro in Consavia, la cui forma richiama il significato cristiano dell’ottavo giorno, il giorno della Resurrezione.
La Chiesa
Si colloca a est su un’antica area suburbana, poco fuori l’antica porta di Santa Maria Nuova. L’elemento più importante del Borgo è il pregevole complesso di San Pietro in Consavia che comprende il Battistero, già chiesa del Santo Sepolcro, la chiesa quattrocentesca e la casa dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. San Pietro ha vinto il Palio nel 1968, nel 1969, nel 1973 e nel 1983.
Il Rettore
Si perde piuttosto indietro nel tempo l’ultimo trionfo rossoverde, precisamente al 1983, quando l’impresa riuscì a Domenico Ginosa su Cringleford. Quest’anno il Comitato sanpietrino, guidato dal Rettore Alessandro Sabatini, ripone tutta la sua fiducia in Francesco Carìa, detto Tremendo, che porta in dote un purosangue di ottima levatura.